Nostra lettera sulla Gestione del Patrimonio Arboreo del litorale

alberi

Al Coordinatore dei Sindaci
della Costa Veneta
Sindaco S. Michele al Tagliamento
Piazza della Libertà 2
S. Michele al Tagliamento

Ai Sindaci della Costa
Caorle
Cavallino Treporti
Chioggia
Eraclea
Jesolo
Porto Tolle
Porto Viro
Rosolina
Venezia

Oggetto: Gestione Patrimonio Arboreo

Gentile Coordinatore,
Gentili Sindaci,
siamo all’avvio, a Castiglion della Pescaia, del secondo, importante, appuntamento del G20 delle spiagge. È superfluo, ma giusto, ricordare quanto voi e questo territorio siate stati protagonisti dell’avvio di questa opportunità di confronto tra i comuni litoranei, cercando strategie di sostenibilità e, contemporaneamente, di sviluppo dell’economia turistica.

Economia che si affaccia sulla costa luogo tra i più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici.
Erosione, innalzamento dei livelli del mare, eventi meteo, sempre più intensi e frequenti, obbligano ad agire rapidamente per contenere gli effetti e, soprattutto, varare strategie di adattamento ai cambiamenti in atto e di riduzione della CO2.

Gli alberi sono uno dei fattori importanti di riequilibrio nel bilancio della CO2. Purtroppo, spesso, gli alberi sono visti come un “problema” anche nella vostra gestione quotidiana.
Assistiamo sempre più frequentemente a piani di “sistemazione” dei viali, dei giardini che, di fatto sono grandi operazioni di abbattimento, soprattutto di Pini domestici ma non solo.
Le motivazioni variano di volta in volta, solo nell’ordine di priorità, ma sono sempre le stesse: danni ai sottoservizi, alle strade, cadute, aumento costi assicurativi.

Ora non vogliamo ritornare sui singoli progetti, sulle singole questioni, vogliamo lanciare un appello, vi chiediamo un’azione coordinata che guardi alla gestione del Patrimonio Arboreo presente e investa nel futuro per un suo importante potenziamento.

Un appello affinché si vari un grande piano di piantumazione e rimboschimento dell’area costiera includendo le aree alle spalle, ad esempio come si fece durante la bonifica.
Ricordiamo l’importanza di realizzare vie alberate che favoriscano la mobilità in bicicletta e a piedi grazie all’ombreggiatura ed al miglioramento paesaggistico. Queste “greenway” rappresentano un possibile volano verso l’entroterra turistico e, contemporaneamente, un cartello di benvenuto ispirato alla bellezza ed al benessere ambientale degli ospiti e dei residenti.

Chiediamo l’adozione da parte di tutti i comuni di un Regolamento, magari unico, per la gestione del verde affinché si possano pianificare interventi di manutenzione, sostituzione pianificata dove necessaria, implementazione del patrimonio arboreo. Riteniamo fondamentale censire in quantità e qualità gli alberi presenti nei vari territori.
Sottolineiamo, sommariamente, i vantaggi delle zone alberate: abbassamento delle temperature al suolo, miglioramento della qualità dell’aria, benessere psicofisico, miglioramento del paesaggio.
Quest’ultimi, oltre ad essere un investimento per i cittadini, sono indicatori di qualità anche per i turisti.

Proponiamo che si applichi un indicatore del “Verde Urbano” che misuri la disponibilità di aree verdi in rapporto alle presenze turistiche, quando superiori ai residenti, che ciascuna località turistica registra e che sia, quindi, una misura del benessere e della qualità del luogo.

Chiediamo che le nuove piantumazioni, le sostituzioni, siano fatte seguendo un piano che, partendo dalle specie autoctone, garantisca biodiversità e piante adattabili alle nuove situazioni climatiche.
Riteniamo fondamentale che i progetti siano fatti con la stretta collaborazione di professionalità specifiche per garantire il miglior attecchimento e si presentino meno problematicità nel futuro.

Chiediamo che sia fatta una valutazione del bilancio della CO2 emessa dalle varie attività, che ci si attivi con azioni utili a raggiungere un risultato positivo, ovvero + catturata – emessa. Vorremmo che si aprisse una “competizione” sulla riduzione delle emissioni di CO2 tra le grandi località turistiche, mettendo in campo strategie diversificate che agevolino, tra l’altro, stili di vita più sani (più mobilità a piedi e in bicicletta) che possano incidere nello stile di vita “oltre la vacanza”.
Rendere le località turistiche modello urbano, sociale, da esportare anche nello spazio cittadino.
Una grande sfida per dare un futuro alle località di mare, perché l’effimero e lo sfruttamento incontrollato non siano la causa dell’aumento delle temperature, delle devastazioni climatiche, dell’innalzamento dei livelli del mare…della cancellazione delle attuali linee di costa.

Vogliamo un futuro, vogliamo ancora questo Pianeta Vivibile, insieme dobbiamo e possiamo!

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