Il mare non è in vendita! – comunicato stampa 7/12/2014

L’approvazione da parte della Regione dell’ennesimo mega progetto sul litorale non ci stupisce, purtroppo.

Lo stesso Presidente che da anni dice basta al consumo di suolo si dimentica di applicare quello che dice. Anzi, fa di meglio, sposta gli appetiti dei costruttori…..direttamente sul mare (area non prevista come edificabile nei PAT o PRGC).

Avevamo già criticato il progetto del pontile Merville, 200 metri sul mare con attracchi, ed altro, auspicando che la Regione ci mettesse un freno, speranza vana.

Anzi ci si è inventati un comitato di controllo….fatto dagli stessi che hanno autorizzato, ovvero Comune, Provincia, Regione.

Aspettarci che la Regione ponesse dei limiti a questo progetto era cosa vana, tant’è che fin dai primi passi dell’istruttoria si sono esaltati “i benefici ambientali dell’intervento”(?) grazie alla realizzazione di parcheggi, piste ciclabili ed altre “amenità”.

 Che l’ambiente e la tutela del paesaggio non siano nei programmi REALI di questa Regione lo riscontriamo continuamente, che gli organi di controllo, quali la Commissione VIA Regionale, siano inadeguati lo abbiamo già denunciato. È nel luglio 2013 che l’Osservatorio Ambiente e Legalità e Legambiente Veneto presentano un esposto sulla questione nonchè sul rispetto delle competenze previste per i Commissari nominati dalla Regione. Nell’esposto si sono evidenziate anche conflitti d’interesse tra alcuni commissari e opere sottoposte a VIA, dove gli stessi commissari (chi deve controllare) risultavano tra i consulenti dei proponenti o aventi quote in società coinvolte in progetti. Fu lo stesso Presidente Zaia a dichiarare che avrebbe verificato la cosa ma a tutt’oggi, nulla è cambiato. Anzi siamo passati attraverso il ciclone “Mose” ma, i “controllori”, sono tutti al loro posto. Esistono due proposte di modifica della Commissione, uno di Giunta e uno dell’opposizione ma entrambi giacciono nei cassetti.

Fatta questa amara considerazione chiediamo che si eviti di addolcire o addormentare il “paziente” (cittadini) presentando l’ennesimo sconvolgimento della costa veneta come un intervento di elevato valore ambientale.

I soldi di chi sventrerà il litorale jesolano non serviranno a mitigare alcun effetto sulla pineta, già di per sé oggetto di gravi sconvolgimenti. Non serviranno a conservare le poche dune naturali rimaste, sono e saranno un mero intervento speculativo che porteranno qualcosa nelle casse comunali ma cancelleranno, per sempre, il paesaggio costiero di Jesolo.

Non bastasse è solo della scorsa settimana il segnale d’allarme lanciato nel convegno di Eraclea, da noi organizzato, sull’erosione del litorale: qualsiasi intervento sulla costa modifica il flusso dei sedimenti e le correnti, aumentando o diminuendo gli effetti erosivi. Quali sono state le valutazioni fatte su questo molo di 200 mt che si protenderà sul mare? A chi toccherà piangere il mancato apporto di sabbia, l’aumento dell’erosione? Chi pagherà i nuovi oneri di ripascimento? Certamente non chi avrà già versato nelle casse comunali.

Per favore, quando lottizzate il mare….non parlateci d’intervento per il miglioramento dell’ambiente…….

 Legambiente Venetorientale

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