Negli ultimi giorni la ciclabile di via Sabbioni a San Donà di Piave è stata oggetto di dibattito pubblico, suscitando numerosi interventi sulla stampa e sui social. Come Legambiente Veneto Orientale, abbiamo sentito la necessità di approfondire la questione e condividere pubblicamente la nostra posizione, già discussa e approvata all’interno del Direttivo.
Desideriamo innanzitutto chiarire che il progetto della ciclabile non è nato all’improvviso, ma ha seguito un iter lungo e articolato, avviato dalla precedente amministrazione comunale e integrato nel Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU). Purtroppo, nessuno ha presentato osservazioni formali al Piano, un’assenza che riconosciamo come una nostra responsabilità. Non cerchiamo giustificazioni: crediamo nella coerenza tra i principi che difendiamo e le azioni che mettiamo in campo.
Lo sguardo che riteniamo necessario adottare è quello rivolto al futuro, senza perdere di vista la complessità delle trasformazioni urbane. La valutazione e le proposte che abbiamo sottoposto all’amministrazione comunale sono frutto di un’analisi coerente con i principi della lotta alla crisi climatica, dell’adattamento al cambiamento climatico, della mobilità sostenibile e del miglioramento della qualità ambientale delle città.
La lettera inviata al Sindaco
In data 17 luglio 2025 abbiamo inviato al Sindaco una lettera ufficiale con una serie di osservazioni e proposte concrete, a seguito dell’incontro tecnico avvenuto il 13 luglio con l’Ufficio Lavori Pubblici e il progettista incaricato. Di seguito alcuni dei punti principali:
- Strada scolastica e limitazioni al traffico: chiediamo che via Sabbioni venga classificata come “strada scolastica”, prevedendo limitazioni di accesso per i non residenti, l’installazione di varchi elettronici e controlli della Polizia Locale.
- Sicurezza e mobilità dolce: riteniamo essenziale garantire la separazione dei percorsi ciclabili da quelli pedonali, nonché adottare soluzioni sperimentali più flessibili (come separatori mobili invece dei cordoli in cemento), per valutare l’efficacia delle misure in un’ottica di adattabilità e miglioramento continuo.
- Interventi infrastrutturali e strategici: proponiamo il potenziamento della segnaletica, l’introduzione di dissuasori di velocità e una strategia chiara per ridurre il traffico veicolare attorno all’area scolastica.
- Riduzione dei veicoli privati e bike-sharing integrato: suggeriamo l’attivazione di un servizio sperimentale di bike-sharing, integrato con gli abbonamenti del trasporto pubblico, con punti di scambio presso la stazione intermodale e gli istituti scolastici.
- Gestione del trasporto pubblico: riteniamo prioritario lo sviluppo di un vero sistema di trasporto urbano, con la riduzione del traffico dei bus lungo le direttrici centrali e il potenziamento dei percorsi su anelli periferici.
- Alberature e verde urbano: sottolineiamo che il sacrificio degli alberi attualmente esistenti non possa essere compensato semplicemente aumentando il numero degli stessi. La sostituzione degli alberi esistenti deve essere inserita in una strategia di lungo periodo per l’arboricoltura urbana e l’ombreggiatura delle strade, in linea con le esigenze di adattamento climatico.
- Partecipazione e consulte: chiediamo che le consulte ambientali, istituite dal Comune, vengano realmente valorizzate come luoghi di confronto e partecipazione, e non svuotate di ruolo.
Nessun appoggio al progetto attuale
A seguito del post del Sindaco Alberto Teso e dell’articolo pubblicato dalla Nuova Venezia il 27 luglio, il Direttivo di Legambiente Veneto Orientale ribadisce quanto già comunicato nella lettera del 17 luglio, ripresa anche da La Nuova Venezia il 20 luglio:
👉 non c’è alcun appoggio da parte nostra al progetto così com’è.
Anzi, proprio nella lettera abbiamo elencato numerose integrazioni necessarie a renderlo compatibile con i principi di sostenibilità, sicurezza e vivibilità urbana.
Le dichiarazioni del Sindaco, che sembrano confermare integralmente il progetto, non trovano il nostro consenso. A nostro avviso, una pianificazione efficace non può prescindere da una visione complessiva e partecipata. Temi così complessi non possono essere affrontati in modo frammentato o con interlocuzioni ristrette, ma devono essere discussi nei luoghi deputati, come le Consulte istituite da questa stessa Amministrazione.
Serve confronto, non semplificazione
Purtroppo, abbiamo assistito in questi giorni a una comunicazione pubblica che, a nostro parere, utilizza in modo parziale le informazioni, talvolta distorcendole per adattarle a specifici interessi o per acquisire consenso. Un atteggiamento che riteniamo scorretto, anche quando proviene da rappresentanti di altre associazioni.
Il nostro obiettivo non è lo scontro, ma il miglior risultato possibile per la città. Un risultato che può non coincidere con ciò che “tutti vogliono”, ma che deve essere frutto di analisi tecniche, ascolto del territorio e visione di lungo periodo.
Rinnoviamo quindi l’invito al confronto, convinti che solo attraverso una discussione trasparente e inclusiva si possano prendere le decisioni più giuste per il futuro di San Donà.
Pubblichiamo la lettera inviata al Sindaco e il secondo comunicato del 27 luglio:
lettera-Ciclabile-via-Sabbioni-1Comunicato-Via-Sabbioni-27-luglio
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