Green Station “La Livenza”

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Venite a trovarci nella nostra Green Station!

Siamo a San Stino di Livenza, in via Stazione 151!

Orari di apertura:
Lunedì: dalle 9.00 alle 13.30
Martedì: dalle 15.00 alle 18.30
Mercoledì: dalle 9.00 alle 12.30
Giovedì: dalle 9.00 alle 13.30
Venerdì: dalle 15.00 alle 18.30
E anche su richiesta per l’accoglienza dei viaggiatori!

Per informazioni e prenotazioni:

tel. 331 1219655
sito internet: www.legambientevenetorientale.it
email: greenstation.sanstino@gmail.com

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Facebook: Green Station “La Livenza” San Stino
Instagram: greenstationlalivenza

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Un centro della sostenibilità ambientale, turistica e di mobilità innovativa, dove le buone intenzioni incontrano le buone pratiche e diventano esperienze virtuose a sostegno dei territori. È questa l’idea alla base del progetto “Green station”, il comodato sottoscritto da Legambiente, Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana per il recupero delle stazioni impresenziate in diversi territori in Italia e che propongono progetti che abbiano finalità sociali d’interesse collettivo per la salvaguardia ambientale, per realizzare attività di protezione civile, per promuovere turismo educativo, naturalistico, storico e culturale, per la riscoperta culturale e per far crescere l’importanza di alcuni valori che i nostri territori conservano.

Le “green station” rappresentano un pezzo di economia civile che produce valori, come fiducia, capitale sociale, senso civico, solidarietà, assieme a valore economico e nuove opportunità, dal turismo, alla mobilità sostenibile rigenerando spazi non utilizzati”.

Il progetto punta a trasformare la stazione in un punto di riferimento per coloro che scelgono di muoversi alla scoperta del territorio. A partire da questo nuovo polo informativo e turistico potranno saranno organizzate anche visite guidate del territorio, in collaborazione con gli operatori presenti sul territorio.
Il centro abitato di S. Stino di Livenza si trova, infatti, all’interno di un territorio ricco di diverse valenze ambientali, storiche e paesaggistiche, oltre ad essere un nodo centrale nel sistema della viabilità stradale, ferroviaria e dei percorsi fluviali, caratteristiche che lo rendono un punto di riferimento ideale negli itinerari dei turisti. La stazione di S. Stino di Livenza è collocata a metà strada tra San Donà di Piave e Portogruaro, lungo la linea ferroviaria Venezia-Trieste, a 2 km dalla SS 14 Venezia-Trieste e dal centro con cui è collegata da una comoda pista ciclabile; a 500 m scorre “la Livenza” che permette di arrivare a Caorle o, risalendola, fino a Sacile e Pordenone. Nelle immediate vicinanze troviamo il bosco “Bandiziol”, i vigneti DOC del Lison-Pramaggiore, Villa Zeno (unica villa del Palladio nella zona) ed il Bosco Olmè di Cessalto.
La stazione è posta nelle vicinanze della SS14, itinerario percorso, dalla primavera fino alla fine dell’estate, dai numerosi cicloturisti che dal Tarvisio scendono verso Venezia e oltre.
È punto di arrivo/partenza del percorso cicloturistico “GiraLivenza”, si connette al sistema delle ciclabili della Provincia di Treviso e, considerato il buon numero di treni che vi si fermano, si candida a diventare punto di sosta e d’interscambio treno+bici in un ottica di servizio e potenziamento del cicloturismo.

Quello veneto è soltanto uno dei progetti Green Stations in giro per l’Italia. Progetti che avranno come cuore pulsante quello di rivalorizzare spazi non presenziati all’interno delle stazioni e snodi ferroviari, intesi non più come luoghi di arrivo e partenza ma sempre più come luoghi di incontro e socialità, oltre che di poli di attrazione urbana, centri di servizio sociali, ambientali e di mobilità collettiva.

Il recupero di luoghi e locali che sono stati centri di socialità e di comunicazione è ciò che auspichiamo. Vogliamo, anche nei fatti, dire basta a nuove edificazioni e sviluppare, con il recupero, nuove potenzialità e modalità di favorire il turismo “dei luoghi”, della conoscenza del territorio delle peculiarità. Un progetto smart e low cost che si pone al centro di un bacino turistico ricco di offerte diversificate con cui potrà/dovrà connettersi per favorire la sinergia delle offerte. Questo territorio di confine tra terra e acqua ha ancora molto da scoprire, da difendere, da valorizzare. Crediamo che quest’idea possa aiutarci a salvaguardare identità, paesaggio, biodiversità, che promuovere attività in sintonia con l’ambiente e sviluppare la sensibilità e l’amore per la bellezza e la “lentezza”.


MOSTRA PERMANENTE “IMPRONTA INSOSTENIBILE”

Dal 22 settembre 2024 negli spazi della Green Station è aperta anche la mostra permanente “Impronta Insostenibile” che espone fotografie, video e installazioni artistiche a cura del nostro volontario, Danilo Biondi, realizzate con i rifiuti raccolti sulle spiagge durante le campagne di pulizia. L’intento della mostra è quello di sensibilizzare i cittadini sull’entità del problema dell’abbandono dei rifiuti e far comprendere l’impronta lasciata dall’essere umano sull’ambiente.

Gli orari di apertura della mostra seguiranno quelli della Green Station, ma è possibile anche l’apertura su richiesta.


LA STOVIGLIOTECA: IL KIT LAVABILE PER LE FESTE

Legambiente Pascutto-Geretto Venetorientale mette a disposizione gratuitamente kit di stoviglie lavabili fino a 50 invitati per chi vuole organizzare feste di compleanno, feste di classe ed eventi di vario tipo in modo ecologico.
La finalità del progetto è quella di limitare e ridurre l’uso di plastica usa e getta, estremamente impattante a livello ambientale, sensibilizzare le famiglie alla buona pratica del riuso e divulgare la pratica delle feste a rifiuti zero.

Leggi qui il regolamento e le modalità per contattarci!

 


STRADE DI LIBERTA’: L’ITINERARIO CICLABILE DELLA MEMORIA

Strade di Libertà è l’itinerario ciclabile ideato e realizzato dal Circolo di Legambiente Veneto Orientale Pascutto-Geretto. Suddiviso in due itinerari (portogruarese e sandonatese) racconta, parzialmente, quanto avvenne nel Veneto Orientale durante la Guerra di Liberazione dal nazifascismo. Un viaggio nella storia che ripercorre i passi degli eroi della Resistenza attraversando i paesaggi della Bonifica risalendo poi ai boschi planiziali, raccontandone la bellezza. Percorsi alla portata di tutti, in un equilibrio tra racconto storico e mutamenti storici del paesaggio.

Lungo l’itinerario il cicloturista incontrerà ad ogni punto di interesse delle targhette descrittive che raccontano la storia dei protagonisti della Resistenza. Inoltre nel nuovo sito web dedicato, stradediliberta.it, si possono scaricare le tracce GPS per percorrere l’itinerario. Sono disponibili anche visite guidate lungo il percorso su richiesta.

Strade di Libertà nasce dal desiderio di raccontare le storie della Guerra di Liberazione e la bellezza del Veneto Orientale. Nei nostri viaggi abbiamo conosciuto un itinerario, “La Resistente”, che ci ha dato lo spunto per replicarlo, integrarlo, puntando anche alla “resilienza” del territorio, del paesaggio.
Abbiamo scelto di farlo con la Bicicletta, il mezzo che unisce, democratico e a disposizione della maggior parte delle persone, rispettoso dell’ambiente e, soprattutto, utilizzata dalle staffette Partigiane!
Così ci siamo messi in strada ripercorrendo i luoghi della Resistenza in un viaggio che, per ragioni di lunghezza, non riuscirà ad abbracciare tutti i luoghi testimoni della Guerra di Liberazione. Ci siamo chiesti come raccontare al meglio, al giorno d’oggi, le sofferenze e l’eroismo di tanti martiri. È allora che abbiamo ritenuto che le storie dei Martiri per la Liberazione dovessero andare insieme alle storie del paesaggio. Perché, se molte cose sono cambiate, se le persone hanno potuto avere un’occasione di riscatto, di crescita, tutto ciò è dovuto a chi ha combattuto il Fascismo e gli occupanti nazisti.
La Liberazione, la Repubblica e la Costituzione hanno dato agli Italiani la possibilità di scegliere, di avere gli stessi Diritti.
Nel percorrere le “Strade di Libertà”, nell’unire alcuni dei paesi che hanno visto il sacrificio di molti giovani combattenti partigiani e civili, abbiamo la possibilità di incontrare, anche, luoghi e segni di un paesaggio che non c’è più, possiamo vederne i cambiamenti, le bellezze sopravvissute e gli errori nella gestione del territorio. Ricordare che tutto questo è stato possibile grazie ai molti che hanno sacrificato la loro vita per renderci liberi. Liberi di scegliere, nel bene e nel male.
Il Fascismo, le dittature, questo non lo permettono.



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